Gruppi tematici

I gruppi tematici sono aree di interesse su cui ho creato una proposta di lavoro specifica sulla base di conoscenze e strumenti che ho acquisito nel tempo. Lavorare in gruppo all’interno di una modalità e di una struttura circolare favorisce il sentirsi al giusto posto, in armonia con gli altri e con quello che ci circonda. 

Un modo di stare insieme che può sembrare nuovo, per via del contesto in cui viviamo, ma che abbiamo ereditato dai nostri antenati, che usavano il cerchio come geometria sacra e naturale per armonizzarsi con il cosmo. 

Ognuno dei temi trattati qui possono essere anche affrontati e sviluppati in un percorso individuale.

Empowerment femminile

Percorsi per donne mirati ad esplorare il proprio potere personale, appropriarsene interamente e accrescerlo. Riconoscere e padroneggiare la propria forza creativa nelle sue molteplici dimensioni ed espressioni. Onorare la propria natura autentica oltre le ruolizzazzioni sociali e autorizzarsi a viverla in tutte le sfere dell’esistenza. 

 

Identità di genere e orientamento sessuale 

Percorsi  individuali, di coppia e di gruppo con persone che si sentono lesbiche, gay, bisessuali, trangender, queer, gender fluid, o che semplicemente si stanno inerrogando sul proprio genere o orientamento sessuale perché non sentono di aderire completamente ad un ruolo in cui si sono sentiti/e indotti dal contesto culturale, sociale, familiare. Il senso di questa proposta è quello di permettere ad ogni partecipante di onorare profondamente la propria natura. Gli incontri sono anche mirati a far fronte allomofobia/lesbofobia/transofobia esterna (i pregiudizi e le discriminazioni diffusi nella società e nelle istituzioni) e  interiorizzata (i preconcetti omo/lesbo/trans-fobici di chi si scopre gay, lesbica, transessuale, bisessuale).

Onorare la natura dell'altr*

Consulenza per terapeuti, medici e psicologi che lavorano con clienti o pazienti LGBTQ. Percorsi di formazione sull’identità di genere e l’orientamento sessuale.

Consulenza per famigliari e amici di persone LGBTQ

Lavorare con gli archetipi

L’uso degli archetipi in psicologia viene da lontano, tra i più importanti approcci che lo hanno fatto proprio e reso conosciuto incontriamo la Psicologia analitica di Carl Gustav Jung.

Gli archetipi sono forme e idee preesistenti, originarie, simboli innati universali che vivono in tutte le espressioni umane come l’arte, il sogno, l’immaginazione, e più estesamente in tutte le forme in cui il mondo interiore si esprime e si manifesta.

Si tratta dunque di elementi presenti nella psiche di tutti gli esseri umani in ogni luogo e cultura e che popolano quello che Jung chiamava l’inconscio collettivo.
Possiamo dire che a livello personale si manifestano come tematiche nella vita di ciascuno e come diverse qualità psicologiche di ogni individuo e a livello transpersonale sono i modi in cui il divino si manifesta nell’Universo.
La Biotransenergetica per la sua storia ha scelto di studiare e usare nel lavoro clinico gli archetipi che provengono dalla cultura africana e afro-brasiliana: le forze archetipiche degli Orixàs (si legge Oriscià).
Gli Orixàs nella tradizione sono forze elementali e principi universali.
Nel lavoro psicologico l’incontro con ogni archetipo permette l’immersione, il dialogo e l’esplorazione di potenzialità e risorse specifiche e la trasformazione di sé attraverso l’esperienza vissuta nel setting terapeutico.

La morte, la perdita e oltre

Quando superiamo la paura della morte cominciamo finalmente a vivere. Viviamo in una cultura dell’illusione fondata sul tabù della morte e così ciascuno di noi vive la propria vita a partire dalla grave dimenticanza del fatto incontrovertibile che “siamo mortali”.

Finché ci troviamo a incontrarla da vicino e viviamo l’inevitabile shock.

Un gruppo di confronto, lavoro e guarigione della ferità più grande dell’umanità: aver separato la morte dalla vita. Un percorso per accrescere la consapevolezza della morte, a partire dalla consapevolezza della propria finitezza, per esplorarne insieme gli aspetti simbolici, e restituirla alla vita di cui è parte. Durante questi incontri esperienziali si accompagneranno i partecipanti a far emergere esperienze, bisogni, paure, speranze di fronte alla morte e al morire. Utilizzeremo pratiche di meditazione e visualizzazione volte a contattare la dimensione del Sé autentico. Praticheremo il “passaggio allo zero” o “scomparire a se stessi” ed entreremo in contatto con la nostra natura autentica e con la dimensione transpersonale e sacra dell’esistenza.

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